Pittino

La crisi tra Russia e Ucraina ha rimesso al centro la questione energetica, mostrando come a livello nazionale e internazionale siano delicati gli equilibri per garantire l’approvvigionamento energetico.  Il caro energia è un tema dal quale partire per un’analisi di come le imprese approcciano il monitoraggio e l’eventuale riduzione dei consumi, con scelte che siano realmente sostenibili per il business e per l’ambiente.  Ne abbiamo parlato durante la Serata di Architettura promossa da Cult Lab Torino e Il Giornale dell’Architettura presso  Shoowroom Pittino Novara:  Rigenerazione energetica, un’occasione di Architettura?

Ricehouse è la startup tra le più innovative nel campo delle costruzioni che realizza una linea completa di prodotti edili trasformando gli scarti della produzione risicola altrimenti destinati a essere bruciati, in prodotti per costruire case. Per poter declinare la sostenibilità e l’innovazione in campi di lavoro distinti ma connessi tra di loro, l’attività interna è suddivisa in tre unità: Prodotto, Progetto e Open Innovation. Grazie alla miscela di calce, lolla e paglia, i materiali firmati Ricehouse sono leggeri, altamente termici, traspiranti, sani, formaldeide free e 100% made in Italy. Inoltre, essendo completamente naturali, i prodotti della startup arrivati a fine vita non andranno ad impattare sull’ambiente, in quanto biocompostabili e biodegradabili.
Le proposte Ricehouse sono indicate sia per ristrutturazioni sia per nuove costruzioni.

Ricehouse è stata fondata nel 2016 da Tiziana Monterisi (architetta specializzato in bioarchitettura) e Alessio Colombo (geologo).
Ricehouse è Società Benefit dal 2020 e partner My Carbon Credit nel progetto di decarbonizzazione in quanto sottrae CO2 dall’ambiente con l’impiego degli scarti della filiera risicola per la realizzazione dei prodotti destinati al mondo edilizio. In pochi anni di attività si è già aggiudicata diversi prestigiosi premi.

Testo @simona_stroppiana